Sviluppare microrobot contro i cortocircuiti cerebrali: il progetto europeo. Crossbrain è un ambizioso programma di ricerca europeo che mira a sviluppare microbot iniettabili nel sistema endovascolare per contrastare le alterazioni dell’attività elettrica del cervello in caso di crisi epilettiche o attacchi di panico. Il progetto, coordinato da Nicola Toschi dell’Università di Roma Tor Vergata, è stato avviato nel novembre 2021 e avrà una durata di 4 anni.
Secondo Toschi, le tecnologie attualmente disponibili per modulare l’attività cerebrale in modo preciso sono fortemente limitate, quindi si stanno esplorando nuove opzioni come i nanomateriali.
Il progetto Crossbrain, vincitore di un Pathfinder Challenge Grant, ha come obiettivo quello di sviluppare microbot di 0,1 millimetro di diametro in grado di interagire con l’attività elettrica cerebrale. Collaboratori del progetto sono la Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste (SISSA), l’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) e altre università europee come l’Università di Glasgow. L’obiettivo di Crossbrain è quello di rilevare l’attività elettrica a livello cellulare e circuitale e di modulare l’attività elettrica delle cellule in base alle specifiche necessità del paziente.