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La Rinoplastica è uno degli interventi più richiesti e più attraenti in chirurgia estetica. La tecnica operativa attuale è talmente affinata e poco invasiva che può eliminare i difetti senza esiti cicatriziali visibili, mantenendo l’impressione di avere un naso naturale.

In generale, nell’atto chirurgico bisogna rispettare la struttura anatomo-funzionale dell’organo sul quale si interviene. In particolare, nel naso, che è di per sé una struttura dinamica, bisogna tener conto di entrambi i fattori: funzionalità e naturalezza. Quindi, nella programmazione dell’atto operatorio l’approccio estetico non può prescindere dalla funzione respiratoria, che va ripristinata e sempre rispettata.

La Rinoplastica Estetico-Funzionale è una chirurgia conservativa che dà sempre la possibilità di controllare il risultato finale, in quanto consente più facilmente di raggiungere un equilibrio tra l’estetica, le corrette strutture di supporto e il rivestimento dei tessuti.

È infatti la conoscenza dei dettagli e delle finezze chirurgiche e anatomiche della piramide nasale che determina la naturalezza e la piacevolezza del risultato di una rinoplastica. Il risultato finale di qualsiasi tecnica correttiva sul naso è legato sia alle peculiarità anatomiche del singolo paziente che all’abilità dell’operatore. In questo senso, è responsabilità fondamentale del chirurgo saper bilanciare il desiderio espresso dal paziente con quello che è realisticamente possibile ottenere. Alcuni nasi richiedono una tecnica additiva, altri una rinoplastica di riduzione, altri ancora entrambe le procedure.

Gli aspetti da prendere in considerazione sono:

  1. la fase di valutazione insieme al chirurgo
  2. la fase di analisi prima dell’intervento
  3. l’operazione vera e propria
  4. il periodo post-operatorio.

Eccoli descritti nel dettaglio:

1. La valutazione insieme al chirurgo

È di fondamentale importanza che il paziente sia consapevole che la chirurgia estetica non è una scienza miracolosa. Il desiderio di abbellire il proprio corpo comprende spesso motivazioni profonde e personali, legate ai valori sociali e culturali del nostro tempo e al bisogno di migliorare le relazioni con gli altri per ritrovare maggiore fiducia in se stessi ed emergere nell’ambito della società attuale, altamente competitiva. A differenza del chirurgo generale, che si pone di fronte ad un paziente affetto da una particolare patologia, il chirurgo estetico visita normalmente persone in buona salute, molto attente alla propria condizione fisica e al proprio aspetto e che, per iniziativa personale, decidono di richiedere l’intervento. Sarà compito del medico consigliare la tipologia d’intervento più adatta all’individuo, in base alla sua richiesta e senza grandi sollecitazioni. A tale proposito è di fondamentale importanza approfondire il dialogo con il paziente, al fine di chiarire le motivazioni interiori che lo hanno indotto alla consultazione e renderlo assolutamente cosciente della scelta estetica.

2. Considerazioni e analisi prima dell’intervento

Il passo successivo consiste nel prescrivere i necessari esami clinici e di laboratorio. Sulla base dei dati anamnestici ottenuti, il chirurgo sarà in grado di suggerire al paziente l’intervento più appropriato oppure sconsigliarne l’effettuazione.Il segreto è che non esiste un naso ideale, ma bisogna perseguire un’armonia di insieme. È fondamentale, quindi, parlare con il paziente per tutto il tempo necessario a far capire come si pianifica un progetto di rinoplastica dopo un’attenta analisi della funzione e della fisica del volto.

L’estetica del naso porta, in generale, ad un notevole mutamento della fisionomia facciale, a cui è bene far precedere uno studio accurato delle prospettive.Tale studio deve essere esposto in termini chiari al paziente.È utile, quindi, una serie di fotografie pre-operatorie, che devono essere preferibilmente in bianco e nero, avere misure pari a circa la metà di quelle naturali e avere fondo scuro.Un disegno accurato (per esempio sul retro della fotografia o su un foglio trasparente), che tenga conto di alcuni criteri estetici fondamentali, dei limiti imposti dal caso in esame, dei desideri del paziente e del giudizio fondamentale di opera, è sempre doveroso e di indiscutibile utilità.

3. L’intervento

L’intervento di rinoplastica prevede il ricovero in clinica privata a Milano due ore prima. Al paziente viene assegnata una stanza singola, con tutti i comfort necessari. L’anestesista visiterà il paziente per effettuare un’anamnesi accurata, allo scopo di individuare il miglior procedimento anestesiologico possibile.Il personale accompagnerà il paziente in sala operatoria, dove il Dottor Paolo Marconi effettuerà l’intervento in anestesia generale (il paziente verrà addormentato). In seguito ad un risveglio delicato direttamente in sala operatoria, il paziente verrà riaccompagnato in camera.

La tecnica di base, utilizzata dal Dottor Marconi per tutti gli interventi, adotta un approccio “per via sottomucosa” e non è la OPEN, come fanno altri chirurghi. La tecnica “per via sottomucosa” si basa innanzitutto sul rispetto dell’integrità funzionale del naso, rappresentando realmente lo stato dell’arte della rinoplastica, per l’ottimizzazione della respirazione e, contestualmente, il miglioramento estetico.

Oltre ad evitare i nasi lucidi, dall’aspetto “artificiale”, valorizza al massimo la respirazione nasale.

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